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Vivere il territorio

Alcuni dei percorsi più caratteristici che fanno parte della rete sentieristica dell'area protetta

 
Vivere il territorio
 

Gli itinerari suggeriti sono solo alcuni fra quelli che si possono intraprendere, e sono stati scelti per le particolarità paesaggistiche, naturalistiche e archeologiche che caratterizzano la passeggiata.

"Conca del Lago di Nemi"
Percorso del Tempio di Diana e dell'Emissario
Itinerario storico-archeologico

La prima frazione di questo percorso, dello sviluppo di circa 3,800 km, è costituita da un tratto di strada asfaltata di avvicinamento all’area del Tempio di Diana che verrà raggiunta seguendo una panoramica mulattiera. Alla fine, aggirata l’area del Tempio, che si estendeva su un superficie di 45.000 mq. circa, il percorso prosegue all'interno di un'azienda di Apicoltura. È da questo punto che inizia il tragitto di ritorno al Museo delle Navi. La seconda frazione, partendo sempre dal Museo delle Navi, si sviluppa lungo uno stesso tracciato, in andata e ritorno, di complessivi 800 metri. Prende avvio seguendo il lungo tratto asfaltato in direzione Genzano di Roma, per poi scendere rapidamente fino a raggiungere, prima lo stabilimento di itticoltura, e poi, tra i campi coltivati e la riva del lago, il manufatto d'imbocco dell'Emissario. Il percorso di ritorno segue fedelmente lo stesso itinerario dell'andata fino al punto base del Museo delle Navi.

"Monti Tuscolani"
Itinerario paesaggistico

L'avvio di questo percorso, in circuito, è previsto dal piazzale (quota 625 metri) del Convento di S. Silvestro (sec. XVII) di Monte Compatri, procedendo nella prima parte, per circa 1 km, in salita, lungo la strada asfaltata fino a quota 680 metri. Al culmine della salita si prende lo stradello a destra che si indirizza verso il bosco dei Ciufoli. Dopo averlo percorso per circa 100 metri ci si dirige a sinistra lungo uno stretto sentiero che si snoda in ripida discesa, tra la vegetazione, avendo come meta finale l'ampio ed accogliente pianoro a prato. Su questi prati in Primavera è possibile godere della fioritura di orchidee. Sempre nella stagione primaverile, più avanzata, si potrà osservare l'alta espressione cromatica e i profumi di varie essenze: ginestra, vescicaria biancospino.

"Monti delle Faete"
Circuito del Maschio delle Faete e di Monte Cavo
Itinerario paesaggistico

Questo percorso prende avvio da piazza Di Vittorio (Campi d'Annibale) di Rocca Papa. Seguendo nella parte iniziale la Strada Vicinale delle Faete si giungerà dopo circa 2,400 km asfaltati, ai piedi del Maschio delle Faete. Da questo punto, dopo aver imboccato a destra la strada di servizio che conduce al ripetitore RAI, si raggiunge, dopo circa 1,300 km, il Maschio delle Faete, la vetta più alta dei Colli Albani (quota 956 metri). Da qui, osservando verso nord, ci si affaccia sui "Campi di Annibale".

"Maschio d'Ariano"
Lariano
Itinerario naturalistico

Il percorso prende avvio a quota 550 metri all'altezza della sbarra posta sulla strada forestale una volta asfaltata e che ora si presenta per la maggior parte in terra battuta ma con lunghi tratti dove affiora, con degradata evidenza, la primitiva massicciata di sottofondo. Dopo circa 1 km di progressiva salita (quota 595 metri) si raggiunge un fontanile, pronto a rifornirci di abbondante e fresca acqua di sorgente. Quindi si continua in salita, a sinistra, in direzione Acqua Donzella, lungo un sentiero in ripida ascesa che ci porta a incrociare, dopo 1,100 km circa, la diramazione della strada forestale che porta alla Casa dei Guardiani.

"Tuscolo antica"
Itinerario storico-archeologico

L'itinerario si sviluppa in un percorso immerso nelle testimonianze storico-archeologiche situate sul crinale in cui nacque, visse e decadde l'antica città di Tuscolo, la cui fondazione risale alla fine del VII sec. a.C. Prendendo l'avvio dall'area picnic del Tuscolo ci si immette, dopo circa 150 m, sulla provinciale Grottaferrata-Tuscolo, che si percorre per soli 50 metri in discesa, fino ad imboccare sulla sinistra la "Via dei Sepolcri". Superato un primo tratto in terra battuta si percorre la strada pavimentata con basolli del diverticolo che collegava la città di Tuscolo al XIII miglio della via Latina (oggi Anagnina).