Biancone, foto di Claudio Borghini
“Gazzetta Ambiente”, rivista su ambiente e territorio, ospita un corposo dossier sul Parco dei Castelli Romani
“Laddove sono presenti predatori apicali sono necessariamente presenti anche le loro prede a testimonianza di un ecosistema in salute”. È quanto scrive Enrico Pizzicannella, uno dei due autori, insieme a Claudio Borghini, del dossier pubblicato sulla rivista “Gazzetta Ambiente”, dove si racconta come, da quanto esiste il Parco, in termini di biodiversità, i Castelli Romani hanno registrato consistenti incrementi. In particolare sono degni di nota i risultati che riguardano la fauna e che interessano diversi ordini: chirotteri, urodeli, falconiformi, carnivori e, in ultimo, gli accipitriformi.
“Trent’anni di Parco - commenta il commissario straordinario dell’Ente, Sandro Caracci - hanno portato a risultati certi e misurabili: nell’area protetta la biodiversità è in crescita, così come, di conseguenza, la salute generale dell’Ambiente. Questo è un vantaggio innanzi tutto per gli equilibri naturali, e, quindi, per tutti coloro che vivono nel Parco. Un ambiente vivo e vivace, infatti, è sinonimo di qualità della vita, cui ha contribuito in tutti questi anni l’azione svolta dal Parco, e tutto questo non è certamente casuale, tenuto conto che i parametri esterni all’area protetta denotano invece un impoverimento della biodiversità sia vegetale che animale.”
Leggi il dossier
Tante e suggestive le immagini che animano le pagine del dossier, come le fotografie del Biancone, inaspettata e sorprendente presenza. Prima del Biancone, e per molti anni, i due autori hanno seguito diverse coppie di pellegrini che hanno nidificato sullo sponde del Lago Albano. Un lavoro particolarissimo, visto che si svolgeva con l’uso di microtelecamere mimetizzate dentro le cavità usate come potenziali nidi.