Nel mese di Settembre è di nuovo iniziata per tutti gli studenti, l’avventura tra i banchi di scuola. Gli studenti dovranno confrontarsi tra le varie materie del curriculum scolastico con l’educazione ambientale, divenuta ormai materia obbligatoria. A questo proposito il Parco dei Castelli Romani propone alcune attività ideate dall’Ufficio di educazione ambientale, diversificate per ordine e grado, seguite e messe in pratica nel corso del prossimo anno scolastico 2019/2020, dal Personale addetto alla didattica e dai Guardiaparco dell’Ente.
Il Sentiero Natura di Villa Barattolo
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Il Parco geologico: una storia vulcanica
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Alberi e Arbusti del Parco: guida al riconoscimento
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Lo zaino del Guardiaparco
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La barca didattica sul lago Albano
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La Collina degli Asinelli
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Programma di attività completo in pdf
Programma di attività completo in word
Le proposte di educazione ambientale del Parco regionale dei Castelli Romani si inseriscono nel più ampio programma strategico della Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio "Gens 2.0". L'obiettivo è divulgare le finalità dell'istituzione delle Aree naturali Protette, promuovere la loro conoscenza e fruizione e incentivare forme di partecipazione.
L'educazione ambientale è una delle attività fondamentali di un Ente Parco. Il Parco dei Castelli Romani da sempre propone progetti ed attività educative il cui obiettivo non è soltanto far conoscere la natura ma, attraverso l’esperienza diretta, creare un legame affettivo con l'area protetta, che faciliti l’assunzione di comportamenti responsabili.
Il Parco propone progetti nei quali i bambini e i ragazzi possano essere impegnati in attività ludiche e dinamiche. L'obiettivo è quello di avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo naturale, riscoprendo il gusto del gioco, dell'esplorazione, dell'avventura.
È importante acquisire un rapporto "affettivamente" positivo con la natura attraverso esperienze dirette che siano in grado di mettere in moto le sensibilità e che ridefinisca i contorni del rapporto di ognuno con il "naturale" che, troppo spesso, nella cultura dominante, viene lasciato sullo sfondo.
23 settembre 2019