Fauna selvatica e sicurezza stradale
Nelle aree protette è sempre alto il rischio di incidenti stradali con la fauna selvatica
È auspicabile che chi vive all’interno di un’area protetta incontri animali selvatici, ed è quindi utile imparare a convivere con gli ‘inquilini’ del Parco, che ne rappresentano indice di salute ambientale e biodiversità.
Tra le questioni più delicate che riguardano la convivenza fra animali selvatici e uomini c’è quella legata al rischio di incidenti stradali dovuti agli attraversamenti degli animali su strada, che possono provocare danni ad entrambi.
A volte gli animali selvatici frequentano le strade durante le migrazioni stagionali; i bordi adiacenti alla sede stradale rappresentano un’opportunità alimentare (specie vegetali ai margini della carreggiata, maggiore facilità di individuare prede, rifiuti commestibili ecc.), sono luoghi con condizioni microclimatiche favorevoli, soprattutto per i rettili, ambienti dove trovare rifugio e poter nidificare, una condizione propizia per spostarsi più agevolmente.
Ḗ difficile una valutazione esatta delle reali dimensioni di questa problematica e dei suoi effetti negativi sulla collettività e sulle specie animali. Informare e formare chi guida affinché abbia una condotta compatibile con la probabile presenza di animali selvatici, sembra al momento il principale criterio utile a ridurre il numero di incidenti e di danni conseguenti.
Per la fauna selvatica la convivenza con l’uomo comporta, oltre ai danni diretti, quali il ferimento o la morte dovuti alla collisione con i veicoli su strada, anche danni indiretti: l’effetto trappola, causato da pozzetti e cunette laterali con sponde ripide su specie di piccola taglia, gli impatti degli uccelli con strutture, quali ad esempio le pareti fonoassorbenti trasparenti ecc. Inoltre la frammentazione del territorio determinata dalla rete stradale comporta la diminuzione degli spazi vitali, effetti barriera che limitano la libertà di movimento degli animali, l’isolamento delle popolazioni con la conseguente diminuzione della diversità biologica ed infine l’alterazione delle caratteristiche fisiche ed ecologiche degli habitat attraversati dalle strade (inquinamento atmosferico, acustico e luminoso).
Le prime cause di incidente fra auto e animali selvatici sono la guida distratta e la velocità troppo elevata. In generale le strade caratterizzate da elevata velocità di percorrenza, da traffico intenso e continuo, come i lunghi rettilinei, sono quelle a maggiore rischio di incidenti gravi. Alcuni studi dimostrano però anche il contrario, se si prendono come riferimento gli Ungulati, un basso numero di veicoli in transito implica un moderato effetto barriera ed una limitata estensione dell’area di disturbo lungo i margini della carreggiata, con la possibilità che molti animali frequentino le zone vicine alla sede stradale aumentando il rischio di incidenti. Non è possibile prevedere con certezza i luoghi esatti di attraversamento della fauna selvatica, ma si possono individuare i punti a rischio per poter mettere in atto interventi di mitigazione, raccogliendo alcuni dati: ora dell’incidente, specie coinvolta e le sue condizioni (illeso, ferito, deceduto), fotografare i luoghi e l’ambiente circostante, i riferimenti sulla segnaletica stradale, comune, km., coordinate GPS.
Il Parco regionale dei Castelli Romani ha predisposto, un piano di intervento che prevede l’installazione di dissuasori sonori e dissuasori ottici riflettenti, per mettere in fuga gli animali che si avvicinano troppo ai margini della carreggiata, oltre a misure già adottate quali: recinzioni o barriere, sottopassi ecc., per contenere o agevolare il passaggio della fauna selvatica.
Il conducente di veicoli deve:
- prestare attenzione alla segnaletica che avvisa circa la possibilità di attraversamento da parte degli animali;
- prestare maggiore attenzione moderando la velocità ogni volta che si può ipotizzare la presenza di animali nei pressi della carreggiata, in quanto la velocità elevata rende più difficile manovre di emergenza e comporta, in caso di impatto, danni maggiori;
- imparare ad interpretare il territorio che si sta percorrendo: gli itinerari che attraversano boschi, con sottobosco fitto sino al margine stradale, determinano più facilmente attraversamenti improvvisi;
i tratti stradali che attraversano coltivazioni o con presenza di corsi d’acqua nelle vicinanze, sono a rischio più elevato;
- il comportamento alla guida deve tener presente la stagione dell’anno, orari, condizioni di visibilità;
sulla guida possono incidere negativamente anche condizioni psicofisiche non ottimali del conducente (sonnolenza, stanchezza, uso di farmaci, assunzione di alcolici);
utilizzare fari abbaglianti fuori dai centri abitati, non solo è previsto dal codice della strada, ma aiuta la guida nelle ore notturne in cui la visibilità è limitata e mette in allarme molte specie animali predisponendole alla fuga;
- nel caso si debba evitare un ostacolo improvviso, è bene non cambiare bruscamente direzione per non perdere il controllo del veicolo e rivolgere lo sguardo alla ricerca di possibili vie di fuga;
il Codice della Strada (art. 189) prescrive che l'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno ad uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno.
In caso di scontro con uno o più animali occorre:
- indossare il giubbotto o le bretelle rifrangenti (obbligatorio sulle strade extraurbane);
- spostare il veicolo fuori della carreggiata o almeno lungo il suo margine destro;
- segnalare e proteggere il luogo dell’incidente con il triangolo e la segnalazione luminosa d’emergenza (uso simultaneo degli indicatori di direzione), soprattutto se vi sono persone o animali feriti che non si possono spostare;
- avvertire le autorità e richiedere, se necessario, l’intervento di soccorsi;
- porre molta attenzione nell’avvicinare eventuali animali feriti, potrebbero avere reazioni pericolose;
- prima di mettere in atto un qualsiasi intervento nei confronti di un animale è necessario essere certi che sia effettivamente in difficoltà, nel dubbio contattare gli esperti: polizia locale, guardiaparco, veterinario.